Le precisazioni del Presidente di AVIS Nazionale a seguito dell’enorme manifestazione di generosità degli ultimi giorni

Poche ore dopo l’inizio dell’invasione dell’esercito russo in Ucraina, il Presidente della Repubblica Volodymyr Zelensky aveva lanciato un appello al dono a cui la popolazione civile ha subito risposto in massa.

Come dichiarato dall’associazione Donor.ua sulla sua pagina Facebook, «grazie ad uno sforzo congiunto è stata costituita in breve tempo una fornitura di emocomponenti in grado di rispondere pienamente alle esigenze della situazione attuale. Tuttavia, se necessario, il Ministero della Salute e il Centro di coordinamento trapianti ucraino faranno nuovamente appello ai cittadini».

Alla luce di quanto sta accadendo in queste ultime ore, il Presidente di AVIS Nazionale Gianpietro Briola ha voluto fare delle precisazioni rivolgendosi soprattutto a chi ha espresso la volontà di dare il proprio contributo attraverso la donazione.

«Molti cittadini ci stanno contattando per rendersi disponibili a donare il sangue a sostegno del popolo ucraino. Ringraziamo tutti per questa profonda manifestazione di solidarietà, ma desideriamo precisare che nel nostro Paese al momento non sono in programma delle raccolte espressamente dedicate alle popolazioni colpite da questa guerra. Sarà nostra premura aggiornarvi tempestivamente attraverso i nostri canali ufficiali se dovessero esserci eventuali accordi tra le autorità competenti italiane, ucraine e le organizzazioni umanitarie. Ricordiamo inoltre che il bisogno di sangue non si ferma mai e serve programmazione per l’invio di sangue. Per questo è importante dare il proprio contributo in modo periodico, al di là di conflitti o calamità naturali».

Precisiamo, inoltre, che AVIS Nazionale ha preso contatti con alcune associazioni di volontariato impegnate sul territorio ucraino per attivare una raccolta fondi su cui vi aggiorneremo a breve.